"Dal primo giorno in cui sono
entrato in Ferrari, alla fine del 2014, ho sentito che lo
spirito del fondatore, lo spirito di Enzo Ferrari, era presente
ovunque a Maranello. Io sono nato nel 1987, solo un anno prima
della morte di Ferrari, per cui naturalmente non ho mai potuto
conoscerlo di persona, e oggi posso solo immaginare come sarebbe
stato il nostro incontro. Ma so che avrei davvero voluto
conoscerlo, perché secondo me era una persona speciale, un uomo
con una visione: E' il pensiero di Sebastian Vettel, raccolto
dalla 'Gazzetta di Modena', nel trentennale della morte di Enzo
Ferrari. Il Drake morì infatti il 14 agosto 1988. "La gente che
lavora qui - prosegue Vettel - indipendentemente dal ruolo che
svolge, sente questa presenza e lavora con più passione. È
questo che rende speciale guidare per la Ferrari, che rende il
Cavallino diverso da ogni altro team: la Ferrari è un mito per
tutti (...), considero un privilegio e un onore essere un pilota
titolare della Scuderia".
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