Johann Zarco, con la Yamaha del team Tech 3, ha ottenuto la pole del gp del Qatar con il tempo di 1'53"680. Il francese ha così migliorato di 247 millesimi il record della pista che apparteneva a Jorge Lorenzo e risaliva al 2008. In prima fila partiranno anche la Honda di Marc Marquez e la Ducati Pramac di Danilo Petrucci. LA GRIGLIA DI PARTENZA
Quinto tempo per Andrea Dovizioso con la Ducati ufficiale, ottavo per Valentino Rossi (Yamaha), nono per Jorge Lorenzo con la seconda Ducati ufficiale.
Here's a look at THAT lap from @JohannZarco1 and the grid for the first #MotoGP race of 2018 ⏱#QatarGP pic.twitter.com/nODnTsNJk2
— MotoGP™17 marzo 2018
Per artigliare la prima pole 2018 della MotoGp Johann Zarco ha indovinato il giro perfetto quando la bandiera a scacchi della Q2 era già stata esposta. Il francese, alla seconda stagione nella classe regina, ha sorpreso tutti confermando che la Yamaha a Losail è di casa, anche se non è quella blu e gialla di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Quest'ultimo, vincitore lo scorso anno, partirà in quarta fila, con il dodicesimo tempo, mentre Rossi sarà in terza con l'ottavo, davanti a Jorge Lorenzo, altro atteso protagonista che ha deluso. Sorridono invece dalla prima fila Marc Marquez ed un ottimo Danilo Petrucci con la Ducati Pramac. Un altro team satellite che ha fatto meglio di quello ufficiale. Perché Andrea Dovizioso, dopo aver dominato praticamente tutte le libere, ha chiuso con il quinto tempo, superato anche dalla LCR Honda di Cal Crutchlow, quarto. In crescita la Suzuki, almeno quella di Alex Rins, sesto davanti alla Honda di Dani Pedrosa, mentre Andrea Iannone partirà con l'undicesimo crono. Franco Morbidelli, 14/o, è in quinta fila: "Il passo gara mi dice che posso lottare per portare a casa qualche punto". Zarco (Tech 3) è stato bravo ad approfittare di uno dei rari momenti di scarso traffico in pista per fermare il cronometro su un fantastico 1'53"680, con gomma media davanti e soft dietro. Una scelta in controtendenza rispetto a quasi tutti gli altri piloti. Ha così migliorato di 247 millesimi il record del circuito che Lorenzo aveva stabilito nel 2008 con la Yamaha.
"Sono sorpreso anch'io del mio tempo - ha ammesso - Nella FP3 avevo ritrovato il feeling che c'era nei i test invernali. Nella FP4 sono caduto e non è mai un bene prima delle qualifiche. Invece nella Q2 ha funzionato tutto benissimo, ho preso il coraggio di uscire tra i primi ed ho avuto ragione". Su un asfalto insidioso, con tanta sabbia appena fuori dalle traiettorie ideali, Marquez si è 'accontentato' della seconda piazza. Il campione del mondo sarà comunque in una posizione ideale per selezionare gli avversari già al via. "E' la pista su cui faccio più fatica - ha commentato - e Zarco oggi era un passo avanti. La prima fila era il mio obiettivo. Penso che il più pericoloso in gara resti Dovizioso". Il forlivese è stato a lungo il più veloce, ma poi qualcosa non ha funzionato a dovere con il secondo set di gomme e non è riuscito a migliorarsi. Il passo gara però c'è, come ha dimostrato fin da venerdì.
Rossi, se le gomme reggono per 22 giri... - Il dilemma della Yamaha ufficiale resta la resa degli pneumatici, come l'anno scorso. "Il tempo sul giro non era male ed ho anche un buon passo - le parole di Valentino Rossi, dopo l'ottavo posto nelle qualifiche del gp del Qatar - ma è molto difficile capire cosa succederà domani. Tutto dipenderà dalla seconda parte della gara. Se le gomme reggeranno potrò tenere il mio passo per 22 giri". La posizione in griglia "non è fantastica - ammette - Speravo che un 1'54.3 fosse sufficiente per partire dalla seconda fila, ma sfortunatamente non è stato così. Partire dalla terza è più complicato, ma è anche vero che 10 o 12 piloti hanno un buon ritmo. Quest'anno c'è parecchia gente che va forte". "Durante le qualifiche non ho avuto un gran feeling, soprattutto con il posteriore, c'era troppo spin - conclude Rossi - Per domani mi preoccupa di più l'anteriore, perché con il miglior pneumatico anteriore siamo molto stretti negli ultimi giri. Ma oggi è sabato, domani sarà domenica. Forse cambieremo qualcosa".