i strada in acqua ne ha fatta davvero tanta. Diciotto km al giorno per arrivare sul tetto del mondo: ha la faccia sorridente di Gregorio Paltrinieri l'oro dell'Italia ai mondiali di nuoto in vasca corta: e Carpi, la cittadina emiliana in testa al campionato di calcio di serie B, ha un altro buon motivo per fare festa. Il suo cittadino illustre, vent'anni e già parecchie medaglie al collo, a Doha nella giornata conclusiva della rassegna in vasca da 25 metri, ha conquistato con una prestazione super il titolo dei 1500 sl. Sessanta vasche, roba da maratoneti dell'acqua, dove però lo stile conta più di tutto. E l'azzurro ne ha mostrato tanto, non dando mai la possibilità ad avversari di rientrare: e così anche campioni come il tunisino Mellouli e il canadese Ryan Cochrane sono stati costretti a cedere dopo un inutile inseguimento, accontentandosi rispettivamente di argento e bronzo.
Cade il record europeo in 14'16"10, tre centesimi in meno del precedente che il russo Yuri Prilukov aveva stabilito ai campionati europei di Helsinki 2006. Cancellato il primato italiano gommato di 14'24"21 con cui Federico Colbertaldo divenne il 13 dicembre 2008 campione d'Europa a Rijeka. Paltrinieri firma la seconda prestazione all time e si pone immediatamente dietro il record mondiale di 14'10"10 nuotato dall'australiano Grant Hackett il 7 agosto 2001 a Perth.
E' il terzo italiano della storia a vincere il titolo iridato in vasca corta dopo Fabio Scozzoli nei 100 rana e Ilaria Bianchi nei 100 farfalla e lancia la sfida al cinese Sun Yang, campione mondiale del 2011 e 2013 ed olimpico coinvolto in un caso di doping. Dopo l'argento iridato del 2012 dietro il danese Mads Glaesner - anch'egli "inciampato" in un controllo antidoping - e in vasca lunga il quinto posto olimpico a Londra 2012, il bronzo mondiale a Barcellona 2013 e i titoli europei a Debrecen 2012 e Berlino 2014, Paltrinieri ora guarda agli appuntamenti che contano da vero big.
La festa per il campione della fatica in vasca non concede il bios però con la regina della piscina: Federica Pellegrini delude infatti nei 200 stile e non riesce a vincere l'unico oro che le manca in carriera. L'olimpionica chiude solo 5/a in 1'54"01 e perde pure il suo record di 1'51"17 del 2009: se lo prende la svedese Sarah Sjoestroem in 1'50"78, la prima nuotatrice a rompere il muro dell' 1'51". Argento all'ungherese Katinka Hosszu in 1'51"18. Bronzo all'olandese Femke Heemskerk in 1'51"69. "Che brutta gara! Veramente uno schifo quasi inspiegabile - ammette la campionessa - non amo le scuse. Mi prendo tutte le responsabilità e tra qualche giorno si riparte da zero". L'Italia fa festa comunque, stavolta con Paltrinieri