Bella e soprattutto bene augurante Italia sulle nevi coreane di Jeonseon che nel 2018 ospiteranno la libera olimpica: l'azzurro Dominik Paris, in 1'41"58, si è piazzato al 2/o posto nella discesa di Coppa del mondo, mentre l'altro azzurro Peter Fill (1'41"85) si è piazzato quarto, sfiorando il podio per soli sei centesimi. Ha vinto - terzo successo stagionale e 13/o in carriera - il norvegese Kjetil Jansrud, in 1'41"38, mentre terzo è arrivato a sorpresa lo statunitense Steven Nyman (1'41"79). Per l'altoatesino Dominik Paris, classe 1989, quello coreano è il primo podio stagionale, l'11/o in carriera, visto che Finora aveva vinto quattro volte, in tre occasioni si era classificato secondo e in tre terzo. Il grande deluso è, invece, Peter Fill che onestamente si aspettava di salire sul podio, dopo le due eccellenti prove cronometrate e la strepitosa vittoria sulla micidiale Streif a Kitzbuehel. Invece, è stato tradito sulla parte centrale del tracciato, mentre Paris ha ottenuto il secondo posto, prendendo in maniera perfetta le ultime curve, prima dell'ultimo lungo salto nella nuovissima pista coreana.
Tutto questo è successo nel lontano Oriente, mentre in Europa, sulla sempre difficile pista di Garmisch-Partenkirchen, la supercamionessa Usa, Lindsey Vonn, ha vinto ancora imponendosi nella discesa con il tempo di 1'40"80. Ha surclassato la svizzera Fabienne Suter (1'42"31) e la tedesca Viktoria Rebensburg (1'42"37), mentre le migliori azzurre sono state le sorelle Fanchini: Nadia, 8/a in 1'43"13, ed Elena 9/a in 1'43"18. Bene anche Sofia Goggia, 11/a in 1'43"38. Per Vonn è ovviamente un nuovo record: 76 vittorie in coppa del mondo, delle quali 38 in discesa. La sua quinta Coppa del mondo - è al comando con mille punti tondi - sembra ormai a portata di sci. Così, in questo sabato di sci, per l'Italia sono Paris e Fill a dare indicazioni molto positive in vista delle Olimpiadi 2018. Quella di Jeongseon, disegnata dall'ex campione svìzzero Bernhard Russi, è una pista assolutamente nuova. Un tracciato non lungo - 2.857 metri - con molte curve iniziali, una serie di spettacolari salti, ma nessuna grande pendenza. Il risultato è che non si raggiungono punte elevate di velocità, cosa che non è piaciuta all'azzurro Cristof Innerhofer che infatti si è trovato in difficoltà, finendo oltre il 20/o posto. In più si è gareggiato con un bel sole, otto gradi sotto zero e qualche raffica di vento su una neve molto fredda ed aggressiva che ha creato problemi a molti. Tra questi gli altri azzurri che hanno chiuso con tempi alti: Christof Innerhofer in 1'42"71, Matteo Marsaglia in 1'42"89 e Werner Heel in 1'43"73. Con il quarto posto di oggi, e quando mancano tre discese alla fine della stagione, Fill è sempre in piena corsa per diventare il primo azzurro a conquistare la Coppa del mondo in questa disciplina. In testa alla classifica c'è sempre il norvegese Aksel Svindal che, però, è ormai fuori dai giochi dopo l'infortunio a Kitzbuehel, con 436 punti. Poi, subito dopo c'è Fill con 365: l'azzurro dovrà però guardarsi soprattutto da Jansrud, che lo segue con 327. Domani a Jeongseon e' in programma un supergigante: partenza alle 4 italiane. Supergigante anche per le donne, a Garmisch, ma alle 11,30.