Dalla pista del superg a quella dei 1500 metri sul ghiaccio, passando per il poligono del biathlon, stavolta l'Italia non vola con le donne. Giornata senza gloria ai Giochi di PyeongChang, tante gare, molte favorite, zero medaglie: e se Arianna Fontana non è stata in grado di ripetersi nei 1500 dello short track dopo l'oro prezioso sui 500, il primo per la spedizione azzurra in queste Olimpiadi, le altre numero uno annunciate ancora non sono riuscite a prendere il volo.
Nello sci la 'valanga rosa' vede a distanza il podio del supergigante, a parte Johanna Schnarf che si avvicina con il quinto posto in una gara dall'esito davvero a sorpresa. Vince la campionessa dello snowboard, Ester Ledecka, fa flop anche Lindsey Vonn, sesta a pari tempo con Federica Brignone. La valdostana non si ripete dopo il bronzo in gigante, ma non si rimprovera nulla.
Chi invece proprio ancora non ha fatto vedere il suo lato migliore è Sofia Goggia: alla seconda prova olimpica butta tutto via con errori che la spediscono all'undicesimo posto. Ancora 'goggiate' per usare il suo neologismo, fatto sta che gigante e superg sono andati, entrambi nelle retrovie.
Fallisce anche la quarta chance il biathlon in rosa: nella 12.5 km Mass start Dorothea Wierer si ferma al sesto posto con un errore al poligono. L'altra azzurra, Lisa Vittozzi, finisce con la medaglia di legno (due errori per lei al tiro): entrambe erano in corsa per il podio, ma nel finale hanno perso la chance. L'oro qui se lo prende la slovacca Anastasiya Kuzmina, argento alla bielorussa Darya Domracheva e bronzo alla norvegese Tiril Eckhoff.
Per la portabandiera azzurra gara complicata quella sui 14 giri dell'ovale: dopo aver passato qualificazione e semifinale, nella sfida da medaglie la Fontana si è piantata sul ghiaccio e ha visto volare via la coreana incitata da un tifo da stadio. Minjeong Choi si è presa la rivincita, conquistando l'oro d'autorità sui 1500. L'olimpionica azzurra dei 500 sulla distanza più lunga chiude settima e ultima.
Ledecka incredula, pensavo a un errore su tabellone - "Quando ho visto il mio tempo sul tabellone ha pensato che si trattasse di un errore e che avrebbero modificato il risultato poco dopo. Quando tutti hanno iniziato a urlare ho cominciato a realizzare cosa era accaduto". La ceca Ester Ledecká, 23 anni tra un mese, specialista dello snowboard e 'prestata' con successo allo sci alpino, ha raccontato così i momenti successivi all'arrivo al traguardo del supergigante dei Giochi Olimpici di Pyeongchang, nel quale ha conquistato la medaglia d'oro per un centesimo. Partita con il pettorale numero 26, ha disegnato la manche perfetta. "Non pensavo di aver fatto una bella gara - ha aggiunto in conferenza stampa, dove si è presentata con gli occhiali da sci ("Non credevo finisse così, non mi sono truccata" ha detto) - ed ero convinta di aver fatto molti errori. Non mi ero resa conto che stavo scendendo così bene". Due volte campionessa mondiale di snowboard, ha lasciato di stucco tutti, a partire da Anna Veith e Tina Weirather, oro e argento: "Erano un po' scioccate, mi hanno fissato per qualche istante ma sono ragazze molto carine e sono delle star incredibili. Sono così piccola vicino a loro, forse dopo oggi un po' meno".