Il più forte del 2015 è senza ombra di dubbio lui: Novak Djokovic da Belgrado, 28 anni, numero 1 del ranking. Lo ha confermato vincendo, per la quinta volta, le Atp World Tour Finals, il Masters tra i migliori otto tennisti della stagione. E vendicando, con un perentorio 6-3 6-4, la sconfitta subita cinque giorni prima, nella fase a gironi, contro Roger Federer. Che peraltro rimane recordman sia di partecipazioni (14) sia di vittorie (6, ma l'ultima nel 2011) nelle Finals. Il fuoriclasse serbo suggella con il quinto titolo al Masters (dopo quelli del 2008, 2012, 2013 e 2014) un'annata eccezionale, la migliore della sua prestigiosa carriera. Nel 2015 ha vinto 11 titoli - che portano il totale in carriera a 59 - tre dei quali Slam (Australian Open, Wimbledon e Us Open); e sei Masters 1000, un record. Chiude l'anno con un bilancio vittorie/sconfitte straordinario: 82-6. Ma tre dei ko sono stati contro Federer. Martedì scorso, il 34enne svizzero, che già lo aveva battuto nelle finali di Dubai e di Cincinnati - ma Nole gli aveva reso pan per focaccia sconfiggendolo in quella ben più importante di Flushing Meadows, il 13 settembre - gli aveva interrotto una striscia positiva di ben 23 match; e di 15 alle Atp Finals, un record nei 45 anni di storia del torneo. Deve aver masticato amaro, il serbo, per quel 7-5 6-2 inflittogli dal fuoriclasse di Basilea, che lo ha condannato al secondo posto nel girone Stan Smith; e quindi ad affrontare in semifinale il primo del Girone Ilie Nastase, Rafa Nadal. Ma non si è perso d'animo, ed ha reagito da campione, regolando ieri con un doppio 6-3 lo spagnolo (mentre Federer si è aggiudicato per 7-5 6-3 il derby svizzero contro Stanislas Wawrinka). E, nell'ultimo atto, ha riportato in parità - 22-22 - il bilancio delle sfide con 'King Roger', uno dei classici che hanno illuminato la scena del tennis planetario degli ultimi anni. Sul veloce indoor della 02 Arena londinese, il numero 1 e il numero 3 del mondo si sono dati battaglia per un'ora e 21', in un match emozionante e spettacolare soprattutto nel secondo set, in cui hanno esibito il meglio del loro repertorio. I punti più belli li ha probabilmente messi a segno Federer, che si è aggiudicato l'ottavo game recuperando da 0-40. E che nel decimo, dopo aver annullato a Djokovic un primo match point, al secondo gli ha consegnato incontro e titolo con un doppio fallo. Nole, sugli scudi, conclude e festeggia un 2015 strepitoso. Ma anche Roger può essere soddisfatto della sua stagione e godersi la seconda giovinezza che sta vivendo.