Si chiama Collection #1 e secondo alcuni potrebbe rappresentare il più grande archivio di e-mail e password rubate nella storia: una sorta di elenco del telefono, una 'master list' degli hacker, con dati rubati a milioni di utenti. Si tratta di un enorme database da oltre 87 GigaByte con più di 12.000 file, in cui sono raccolti 773 milioni di indirizzi e-mail e quasi 22 milioni di password. A renderlo noto l'esperto in sicurezza Troy Hunt, a capo del servizio 'Have I been pwned?' con cui si può verificare se i propri account sono stati compromessi.
Just blogged: The 773 Million Record "Collection #1" Data Breach https://t.co/kw5WbSrgUQ
— Troy Hunt (@troyhunt) 16 gennaio 2019
In realtà i numeri riportati da Hunt sul proprio sito (in italiano 'Sono stato bucato'), non rappresentano la reale portata del fenomeno, visto che sono stati ripuliti da doppioni e file inutilizzabili. I dati grezzi parlano di circa 2,7 miliardi di indirizzi mail e password, fra cui un miliardo di e-mail e relativi password combinati. Questa lunghissima lista, come ha spiegato lo stesso Troy Hunt, nasce dall'unione di elenchi minori ed è stata resa disponibile da sconosciuti tramite il sito di file sharing Mega.
"Sembra una collezione completamente casuale di siti, fatta esclusivamente per massimizzare il numero di credenziali accessibili agli hacker. Non c'è uno schema, solo la ricerca di massima esposizione", ha dichiarato Hunt a Wired. Sebbene i dati provengano da diverse violazioni avvenute nel corso degli ultimi anni, la notizia riaccende l'allarme sulla necessità di cambiare le password delle proprie caselle di posta elettronica con una certa frequenza. Anche perché il nome stesso, Collection #1, potrebbe far pensare a nuovi 'elenchi del telefono per hacker' in un prossimo futuro.
Come fare per sapere se si è stati hackerati?
Basta clicare sul sito Have I been pawned? e digitare la propria mail o la propria password.
Gabriele Faggioli, responsabile dell'Osservatorio Information e Privacy del Politecnico di Milano e Ceo della società di sicurezza P4I, consiglia agli utenti di cambiare subito la password. "E' evidente che la cosa spiacevole è che chiunque possa andare a sfrugugliare dentro email altrui - dice l'esperto - gli utenti devono però avere regole di comportamento minimo sulla sicurezza online, come cambiare spesso le proprie credenziali di accesso e non usare le stesse per tutti i siti. E anche non lasciare sul cloud e nella rete materiale che si ritiene possa vere una incidenza negativa per la propria persona come quello pornografico".