Un microfono per cantare o un programma per creare basi musicali come un Dj. App di ricette per cucinare insieme alla famiglia, giochi per ballare con altri bimbi, ma anche "simulatori di vita" come il Tomodachi life che possono riuscire a intercettare bisogni, affinità e gusti dei più piccoli.
Tra i doni per i bambini da mettere nella calza della Befana la tecnologia offre tante possibilità ma bisogna "resistere alla tentazione di regalare il gadget più costoso" in favore "di un gioco che consenta di esplorare, conoscere e sostenere le proprie abilità e le relazione con gli altri": è questo il parere all'ANSA di Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta dell'età evolutiva, autrice del libro 'La cura psicologica del bambino'.
"Il senso del dono nel mondo digitale e istantaneo - aggiunge - potrebbe risiedere proprio nel saper regalare un tempo veramente festivo che il bambino possa vivere in autonomia, sperimentando attraverso i giochi per poi mostrare cosa sa fare, insieme ad altri bimbi o ai genitori".
Maria Beatrice Toro, autrice di uno dei capitoli dedicati all'infanzia nel saggio 'Tecnoliquidita'' di Tonino Cantelmi, uno dei massimi esperti di dipendenza dalla Rete, è favorevole ai regali hi-tech che stimolano la creatività come un microfono per cantare (come quello MusixMatch, legato alle celebre app dei testi) o una tastiera virtuale (ad esempio Virtual keyboard o Synthesia); macchine fotografiche digitali e programmi di elaborazione delle immagini.
Va bene anche il coinvolgimento fisico 2.0 "dai giochi per più piccoli tipo Hullabaloo, in cui i bambini devono effettuare movimenti insieme, a quelli per ragazzini più grandicelli, che ameranno ballare alla Wii con Just dance, da preferirsi rispetto ad altri videogiochi, perché non generano dipendenza".