Con l'autunno 2019 inizia in Italia una piccola rivoluzione che coinvolge chiunque utilizzi biglietti da visita cartacei per lavoro: da settembre è previsto il lancio sul mercato di un braccialetto elettronico che riconosce il gesto della stretta di mano e trasmette in tempo reale i dati di base di una persona come nome, azienda, ruolo e altri dettagli professionali personalizzabili. I biglietti da visita virtuali scambiati attraverso i bracciali confluiscono in un database consultabile via email o via app.
A lanciare Airbusinesscard, l'innovativa tecnologia, è l'omonima start up iscritta nel registro delle imprese innovative, fondata e amministrata dal trentacinquenne Mauro Lafico, originario di Salice Salentino (Lecce) e specializzato in mercati finanziari a Londra, dove ha trascorso 10 anni della sua vita prima di tornare a Milano, per avviare il suo progetto d'impresa.
A due anni dalla nascita dell'idea, dopo aver incontrato alcune difficoltà nello sviluppo del braccialetto, Lafico ha trovato la tecnologia di cui necessitava all'estero e, insieme ai due soci e business angel Vito Perrone e Lahkim Bennani, ne è diventato licenziatario esclusivo per l'Italia. Airbusinesscard, alimentato elettricamente e ricaricabile tramite usb, è dotato di un trasmettitore bluetooth a raggio d'azione limitato, un sensore di movimento e una memoria di raccolta dati.
Il bracciale verrà fornito in una prima fase di test, con la formula del noleggio temporaneo, come servizio a realtà che ospitano oppure organizzano fiere, conferenze o eventi di networking.