Negli Stati Uniti oltre la metà delle abitazioni può essere definita "smart". A dirlo sono i ricercatori di Strategy Analytics, secondo cui nel 54% delle case c'è almeno un dispositivo intelligente, sia esso un altoparlante, un termostato o un sistema di sicurezza. La percentuale si basa su un sondaggio condotto su oltre 2.600 statunitensi, da cui emerge che i dispositivi smart sono scelti principalmente perché facili da usare e utili, e perché fanno sentire più al sicuro.
"Dopo meno di un decennio di presenza sul mercato, la smart home ha già superato il punto di svolta", ha commentato l'analista Bill Ablondi. "Il fatto che la maggior parte delle persone abbia acquistato un dispositivo smart, dimostra che non si può tornare indietro: la casa intelligente è diventata la casa normale". E i principali big dell'hitech, hanno di recente unito le forze per creare uno standard tecnologico comune.
Il sondaggio è stato condotto anche in tre Paesi Europei. Nel Regno Unito i dispositivi intelligenti sono nella metà delle case, una cifra che scende al 40% in Germania e al 38% in Francia.
Per l'analista Jack Narcotta, "la ricerca mostra che i prodotti e i servizi per la casa smart hanno migliorato la vita delle persone rimuovendo alcune delle frustrazioni familiari associate alle tecnologie domestiche. Laddove le persone trovano valore e praticità nelle tecnologie intelligenti, sono pronte a investire".
Il prodotto smart più presente nelle abitazioni è lo smart speaker. Stando ai ricercatori di Strategy Analytics, a fine 2019 gli altoparlanti erano presenti in 260 milioni di case. In Italia, secondo l'ultima Global Mobile Consumer Survey di Deloitte, le famiglie che hanno uno smart speaker sono il 12%.