Il procuratore generale di Roma, Luigi Ciampoli, lancia l'allarme: attenzione al bitcoin, la moneta virtuale utilizzata per transazioni online: "non offre chiarezza nella tracciabilità - dice - e può essere strumento per riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e delle mafie e per traffici illeciti".
"In caso di trasferimento di bitcoin - aggiunge il pg di Roma - non vi è garanzia di poter individuare l'identità reale delle persone coinvolte nelle operazioni e, in particolare, del nuovo proprietario, identificato da un codice numerico".
"Il sistema, dunque - dice ancora Ciampoli - potrebbe anche comportare per la collettività nuove interessanti prospettive, la cui legittimità, però, sembra sollecitare adeguati interventi normativi che mettano al riparo gli operatori da forme di incertezza e scarsa visibilità, che troppo spesso non sono solo fenomeni di scarsa attenzione o trascuratezza, ma di sapiente orchestrazione criminale".