Dopo la chiusura di Google News in Spagna, il colosso di Mountain View sta per chiudere le sue attività di ingegneria in Russia, dopo una legge restrittiva approvata dal paese che chiede alle aziende tecnologiche di mantenere lo 'storage', cioè l'immagazzinamento dei dati dei cittadini nei confini nazionali. Secondo il Financial Times, questa mossa di Mosca potrebbe aprire la fuga di altre aziende Internet, internazionali e locali.
La legge russa che richiede alle aziende tecnologiche di ritenere i dati che passano attraverso i suoi canali, è il passo più drastico - fa notare il quotidiano britannico - compiuto da un governo straniero in risposta alle rivelazioni di Edward Snowden sulla sorveglianza internet dall'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, la Nsa.
Come fa notare il quotidiano britannico e a anche altre testate che riportano la notizia come il Wall Street Journal, la decisione arriva a distanza di poche ore dalla chiusura di Google News in Spagna che ha rinfocolato un dibattito europeo su antitrust, fisco, privacy e diritto all'oblio nei confronti di Big G. Un pressing che non si vedeva dai tempi della 'querelle' tra Microsoft e l'allora commissario Ue Mario Monti.
L'azienda californiana, interpellata dal sito The Information che per primo ha diffuso la notizia, non ha commentato la decisione. Ha però fatto sapere - spiega il FT - che i suoi 100 ingegneri che lavorano in Russia, saranno riallocati in altri paesi. Da notare che uno dei fondatori di Google, Sergey Brin, è di origine russa, la sua famiglia emigrò quando aveva sei anni.