Lo spettacolo dell'eclissi e l'equinozio di primavera non sono soli: con loro c'è la Superluna.
Il satellite della Terra si trova infatti alla distanza minima dalla Terra.
''E' questa la ragione per cui la Luna appare un po' più grande, rispetto ad una normale Luna piena'', osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore del Planetario di Roma. Oggi non è stato necessario aspettare la sera per ammirare la Superluna: si è infatti annunciata già dal mattino, quando ha coperto il disco del Sole nell'eclissi.
Facce da eclissi in giro per il mondo - FOTO
Se credenze e popolari e astrologi hanno da sempre bollato eclissi e Superluna come eventi portatori di sventure e catastrofi, nella realtà non sono che bellissimi spettacoli del cielo. ''Vedere la Superluna è stato possibile proprio grazie all'eclissi'', ha detto Paolo Volpini, dell'Osservatorio di Piombino e dell'Unione Astrofili Italiani (Uai). ''Durante l'eclissi - ha detto - il disco lunare contro quello del Sole è apparso leggermente più grande''. L'eclissi è stato anche uno spettacolo unico e per vedere un'altra eclissi importante bisognerà aspettare 12 anni. Nel 2016 è infatti prevista un'eclissi di Sole parziale visibile al tramonto e nell'anno successivo una seconda eclissi, che sarà totale solo se osservata a Sud di Pantelleria. L'ultima eclissi totale visibile dall'Italia è stata quella del 15 febbraio 1961 e un altro evento simile è previsto solo nel 2081, con un intervallo di 121 anni. Sarà visibile solo dalle regioni del Nord-Est.
UNA DATA SPECIALE
Oggi 20 marzo è l'equinozio di primavera, il primo giorno di primavera, e quest'anno coincide con un'eclissi di sole. Google dedica un doodle animato proprio a questi due fenomeni (e che insieme sono si verificati l'ultima volta 200 anni fa).
L'equinozio precisamente quest'anno sarà alle 22:45 ora italiana quando, nell'emisfero settentrionale, il Sole attraversera' da Sud verso Nord il piano dell'equatore celeste che e' la proiezione in cielo dell'equatore terrestre. Non è vero quindi, contrariamente alla credenza comune, che il primo giorno di primavera è il 21 marzo: infatti l'equinozio oscilla fra il 20 e il 21 marzo a causa degli anni bisestili.
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DOVE IL SOLE E' NERO
C'è un posto dove il Sole è diventato completamento nero, offrendo lo spettacolo di un'eclissi totale: le isole Svalbard, in Norvegia. A catturare l'immagine in tutto il suo fascino è stato il Centro nazionale delle ricerche (Cnr), dalla sua base artica 'Dirigibile Italia' di Ny Alesund alle Svalbard, a circa 1000 km dal Polo Nord. ''Un'occasione imperdibile per chi fa ricerca - osserva Claudio Rafanelli, direttore dell'Istituto di acustica e sensoristica del Cnr (Idasc-Cnr) di Tor Vergata (Roma) - perché è l'unico momento in cui è possibile osservare la corona solare e studiarne la composizione e la dinamica. Negli altri momenti la radiazione proveniente dal sole è così intensa da mascherarne la visione''.
Uno degli effetti attesi dell'eclissi è ''la rapida diminuzione di radiazione - aggiunge Vito Vitale dell'Isac-Cnr - E' quindi ragionevole aspettarsi che la rapida diminuzione di radiazione sia in grado di cambiare l'intensità delle reazioni fotochimiche nella stratosfera, tra 10 e 50 km, influenzando la concentrazione di ozono''. L'Idasc-Cnr ha attivo dal 1994 un progetto di ricerca sulle concentrazioni di ozono stratosferico in Antartide, in Argentina e a Ny Alesund. ''Sta per iniziare una nuova campagna di misure in Artico - annuncia Enrico Brugnoli, direttore del Dipartimento di scienze del sistema Terra e tecnologie per l'ambiente - in particolare proprio alle isole Svalbard. In collaborazione con i norvegesi, stiamo realizzando, presso la 'Climate change tower', un piccolo pozzo che ci consentirà di misurare lo stato del permafrost e del ghiaccio alla base della torre''