- ROMA - Dalle compagnie della Silicon Valley una levata di scudi non solo "a parole" contro l'ordine esecutivo di Donald Trump sull'immigrazione, ma anche denaro. A partire da Google che, secondo quanto riportato da Usa Today, ha stanziato un fondo da 4 milioni di dollari per gli immigrati e i rifugiati colpiti dalla misura del neo presidente. Si tratta, spiega la testata americana, di 2 milioni stanziati dalla società e altrettanti donati dagli impiegati. Il denaro andrà a quattro organizzazioni: l'American Civil Liberties Union (Aclu), l'Immigrant Legal Resource Center, l'International Rescue Committee e l'UNHCR.
Si tratta della maggiore campagna legata a una crisi di Google. Inizialmente trapelata da un memo inviato dal ceo di Google Sundar Pichai, la notizia è stata poi confermata a Usa Today da un portavoce della compagnia. In aggiunta, i top manager di Big G stanno effettuando donazioni individuali.
Contributi simili arrivano anche da altre compagnie della Silicon Valley. Uber sta creando un fondo di difesa legale da 3 milioni di dollari per aiutare i suoi autisti con le questioni legate all'immigrazione. E la 'rivale' Lyft ha annunciato ai suoi iscritti che donerà un milione di dollari all'Aclu per i prossimi 4 anni. L'associazione no profit, riporta il sito Slate, ha già raccolto una cifra record di oltre 24 milioni di dollari in donazioni durante il weekend: 6 volte di quello che raccoglie in un anno.