Una campagna del ministero dell'Interno francese, che esortava i cittadini a votare per le elezioni europee, è stata rifiutata da Twitter, che ha addotto come motivazione il rischio di violare la nuova legge francese contro le fake news. Lo ha reso noto il governo.
La campagna governativa #Ouijevote per esortare a iscriversi sulle liste elettorali del 26 maggio non è potuta partire sul social network, al quale lo Stato era pronto a pagare la tariffa dei tweet sponsorizzati. Promulgata il 22 dicembre, la legge "sulla manipolazione dell'informazione" voluta dal presidente Emmanuel Macron e adottata in autunno dal Parlamento, obbliga fra l'altro le principali piattaforme digitali a fornire le informazioni sulle pubblicità politiche remunerate che diffondono, al fine di evitare manipolazioni o ingerenze elettorali.
Mentre Google e Facebook hanno adottato disposizioni in questa direzione, "Twitter non riesce a farlo oggi - spiega il governo - e ha quindi deciso di perseguire una politica estrema, quella di tagliare tutte le campagne di natura politica". Da parte governativa si sottolinea però che "la campagna bloccata da una decina di giorni è di incitamento ad iscriversi per il voto, è una campagna di informazione pubblica e non politica o di un partito".