Microsoft fa un passo indietro nella pubblicita' online. E spunta un accordo importante con Aol, che 'scarica' Google al quale viene preferito il motore di ricerca Bing. Si tratta dell'ennesima mossa con cui l'amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella, mostra la sua volonta' di ritirarsi dalle attivita' con performance deboli per rendere Microsoft piu' concentrata su quelle strategiche.
Rientra in questo quadro anche la vendita a Uber di parte delle sue attivita' nelle mappe.
Aol si assume la responsabilita' delle vendite di pubblicita' su display, dispostivi mobili e video delle proprieta' Microsoft negli Stati Uniti e in altri otto paesi. I 1.200 dipendenti Microsoft nella pubblicita' avrebbero gia' ricevuto lettere per entrare a far parte di Aol. L'accordo fra Microsoft e Aol completa il lento ritiro dalle attivita' di pubblicita' digitale di Redmond, che nell'ultimo decennio ha investito in ogni angolo della pubblicita' digitale nel tentativo di competere con Google ma con scarsi frutti.
La partnership fra Microsoft e Aol e' di dieci anni e segna la sostituzione di Google, finora usato da Aol per i suoi risultati di ricerca. Microsoft ha anche raggiunto un accordo con AppNexus, societa' di pubblicita' digitale che rilevera' le vendute automatizzate di pubblicita' su display in piu' di dieci paesi.