Dopo Firefox, anche Chrome disabilita il supporto ad Adobe Flash, il popolare lettore di video che dopo l'attacco ad Hacking Team ha mostrato una serie di falle sfruttabili dagli hacker. "Flash è un cadavere che cammina, sono tanti anni che ha delle vulnerabilità. Bisogna prendere atto che è un programma finito", spiega all'ANSA Matteo Flora, informatico ed esperto di sicurezza.
Le disattivazioni su due browser molto usati come Chrome e Firefox, arrivano a pochi giorni dalle dichiarazioni del responsabile della sicurezza di Facebook, Alex Stamos, che ha chiesto ad Adobe di interrompere Flash. Adobe, dal suo canto - intervistata dal sito The Register - spiega che si sta impegnando per innalzare le difese.
"Flash vive per inerzia perché è ancora usato da una buona parte di utenti attivi e perché molti siti che lo supportano sono tecnologicamente indietro - sottolinea Matteo Flora -.Uscirà di scena quando prenderà sempre più piede l'HTML5" (il nuovo standard di Internet, ndr). Secondo l'esperto, inoltre, le disattivazioni su Firefox e Chrome, sono un danno di immagine per Adobe "ma non sono un danno economico diretto, piuttosto un costo transazionale, di riposizionamento strategico sul mercato".
La bufera su Flash è la profezia di Steve Jobs che si avvera: il fondatore di Apple era notoriamente contrario al programma per i problemi di sicurezza e non volle l'installazione su iPad e iPhone.