ROMA - Gli attacchi ransomware (i virus che prendono in ostaggio pc e smartphone) sono raddoppiati rispetto al 2017, e adesso prendono di mira gli 'asset' più critici delle aziende. Il fattore umano è ancora una debolezza e gli attacchi finanziari ne sono la prova. Sono alcune indicazioni contenute nel rapporto di Verizon Data Breach Investigations 2018, che ha analizzato più di 53mila attacchi in 65 Paesi.
"Gli attacchi ransomware rimangono tra le più temibili minacce informatiche per le organizzazioni a livello mondiale. Sono di gran lunga il tipo di virus malevolo più diffuso, responsabile del 39% delle violazioni, il doppio rispetto a quanto segnalato lo scorso anno", spiega la società. Secondo il rapporto il fattore umano è ancora tra le debolezze principali. Ad esempio, il phishing rappresenta il 98% degli attacchi messi a segno per estorcere denaro e il 93% di tutte le violazioni su cui il report ha indagato. L'anello debole continuano ad essere le email.