L'Autorità taiwanese per le telecomunicazioni ha reso noto che 12 tra i più grandi costruttori di smartphone, inclusi Apple e Samsung, violano le regole nazionali sulla protezione delle informazioni personali, che impongono alle aziende che raccolgono questi dati di informare gli utenti in merito al loro trattamento. Tra le altre compagnie coinvolte, secondo il Wsj, ci sarebbero Htc, Sony e Xiaomi.
L'Autorità taiwanese avrebbe riscontrato violazioni legate alla privacy in tutte e 12 le aziende investigate. ''La questione fondamentale è che le imprese devono dire ai consumatori se stanno raccogliendo i loro dati personali o se li stanno trasferendo altrove'', ha detto il portavoce dell'Autorità Yu Hsiao-cheng. ''La nostra legge è molto severa''. I dettagli sulle società coinvolte e sulle violazioni individuate saranno resi noti nelle prossime settimane, ed è probabile che alle aziende verrà concesso un periodo di tempo per adeguare le loro pratiche alla normativa.
L'allarme di Taiwan si aggiunge a quello lanciato a ottobre dal commissario tedesco per la protezione dei dati personali: ha ordinato a Google di modificare i propri sistemi di raccolta delle informazioni, poiché in conflitto con le normative europee. Un'indagine condotta a settembre dai responsabili della privacy di 19 Paesi, Usa inclusi, su oltre 1.200 applicazioni, ha rivelato che il 60% ha problemi di privacy.