Comunicazioni su lunghe distanze piu' veloci ed efficaci con i tradizionali materiali dell'elettronica potrebbero diventare una realta' grazie al 'raddoppio' di uno dei piu' celebri esperimenti della fisica quantistica, quello del gatto di Schroedinger. Un esperimento pubblicato sulla rivista Science dimostra che il gatto puo' essere contemporaneamente vivo e morto, ma puo'' anche esserlo anche in due luoghi diversi.
I ricercatori dell'universita' americana di Yale coordinati da Robert Schoelkopf hanno dimostrato che e' possibile controllare lo stato di piu' particelle che si trovano in luoghi diversi. In due cavita' separate messe in contatto attraverso una super corrente, ossia una corrente che scorre in modo costante, sono riusciti a intrappolare particelle di luce (fotoni).
Soltanto in una delle due cavita', inoltre, hanno realizzato una sorta di labirinto in grado di modificare lo stato delle particelle intrappolate, dando loro un diverso orientamento (spin). In questo modo e' stato possibile dare ai fotoni la possibilita' di esistere in due stati diversi (come il gatto vivo e morto nello stesso tempo).
Si e' visto cosi' che se le particelle di una cavita' cambiavano stato, alle particelle che erano nell'altra cavita' accadeva la stessa cosa, coinvolgendo anche 80 fotoni in una volta. "Se il cambiamento di stato e' collettivo, e' piu' robusto", ha osservato il fisico Tommaso Calarco, direttore del centro di Scienza e Tecnologia Quantistica di Ulm e Stoccarda.
Aver ottenuto questo risultato con materiali superconduttori, ha aggiunto, significa che per le comunicazioni quantistiche si possono utilizzare anche questi materiali gia' usati dal l'elettronica, non solo le fibre ottiche. In piu', ha proseguito, alla luce di questo test questi gli materiali potrebbero essere utilizzati anche per realizzare le memorie dei futuri computer quantistici.