ROMA - Solo un'esigua minoranza di italiani (il 6%) non ha un cellulare o uno smartphone, mentre il 94% non può più farne a meno. E circa il 30% dispone di tre dispositivi (smartphone, tablet e Pc portatili) che consentono l'accesso alla rete in mobilità. Inoltre, il 60% degli individui sceglie abbonamenti bundle che comprendono, sia servizi vocali sia servizi dati. E' quanto emerge dal rapporto "Il consumo di servizi di comunicazione: esperienze e prospettive" elaborato dall'Agcom.
Italiani consumatori dispositivi di ultima uscita
Gli italiani sono grandi consumatori di dispositivi di ultima uscita, ma sedotti poco dalla velocità di trasmissione dei dati offerti da banda larga e ultralarga. Dalla ricerca emerge che oltre il 50% degli utenti non è disponibile a pagare di più per ottenere una connessione più veloce. Il 45% degli individui non conosce la velocità della propria connessione Internet (ignoranza che però si riduce al crescere del titolo di studio) e circa il 40% non è a conoscenza dell'esistenza di software per testare la velocità di collegamento.
Accesso banda larga
Secondo la ricerca a spiegare il gap con l'Europa nella diffusione dell'accesso a banda larga e ultra larga è dovuto da un lato dalla scarsità dell'informazione e in generale l'insufficiente livello di conoscenze tecniche e tecnologiche, dall'altro dalla maggiore anzianità della popolazione italiana.
Infatti se si considera la popolazione fino a 29 anni, ossia quella fascia di età che può essere considerata maggiormente incline all'utilizzo di tecnologie dell'informazione e ai servizi ad esse connessi, questa rappresenta solo il 29% della popolazione, 8 punti percentuali in meno rispetto alla media europea (37%). Di contro, guardando gli over 65 anni, il dato del nostro Paese (21,7%) risulta il più elevato e superiore di tre punti rispetto al valore medio europeo (18,8%).