ROMA - Trump e i repubblicani spazzano via un'altra eredita' di Obama, la tutela della privacy sul web: dopo il Senato anche il Congresso ha approvato il blocco della normativa che impedisce a provider come At&T, Comcast e Verizon di raccogliere e vendere i dati dei loro clienti senza il loro consenso, fra cui la cronologia delle ricerche, la geo localizzazione, i numeri di previdenza sociale o le app scaricate dai negozi digitali. La Camera ha inviato la nuova normativa perche' sia firmata da Trump, che la sostiene "fortemente".
La normativa e' passata con 215 voti a favore e 205 contro, con 15 repubblicani che hanno condiviso lo sforzo dei democratici per mantenere in vita le regole promosse dall'amministrazione Obama. Regole che avrebbero dovuto entrare in vigore a fine anno, obbligando i fornitori di connessione a banda larga a chiedere il consenso dei clienti per poter cedere alle agenzie pubblicitarie numerose informazioni sulle loro attività online. I provider saranno cosi' in grado di mappare gli atteggiamenti, i gusti e le preferenze dei loro utenti: acquisti, viaggi, siti consultati, carte di credito utilizzate, tutti dati (personali, finanziari ma anche sanitari) che potranno commerciare senza chiedere loro alcun permesso.
Le società internet come Google e Facebook non avevano e non hanno invece alcun obbligo di chiedere il consenso degli utenti per mappare le loro navigazioni: i repubblicani hanno invocato questa discrepanza per cancellare le norme di Obama. I colossi delle telecomunicazioni entrano in questo modo nella gara per la torta pubblicitaria online da 83 miliardi di dollari insieme a Big G e al colosso di Mark Zuckerberg. E con una posizione privilegiata: possono tracciare qualsiasi sito navigato e monitorare con precisione con maggiore completezza le attività online.