NEW YORK - Anche Nike si piega ad Amazon. Il colosso di Jeff Bezos che rivoluzionato lo shopping mandando in crisi i grandi magazzini fa 'piegare' anche il gigante dell'abbigliamento sportivo: dopo anni di rifiuto, Nike torna sui propri passi e a annuncia che un numero limitato di suoi prodotti sarà venduto su Amazon. La svolta arriva con l'avanzata di Adidas, la cui quota di mercato e' raddoppiata negli Stati Uniti nell'ultimo anno arrivando al 10%, pur restando ben lontana da 45% di Nike. E l'ascesa di Adidas non sembra destinata a fermarsi, mettendo sotto pressione anche altri popolari marchi quali Under Armour.
Da qui la decisione di Nike di sbarcare su Amazon solo con alcuni prodotti: l'obiettivo e' quello di guadagnare clienti senza compromettere la tutelare il proprio marchio, che si apre ma non del tutto al grandissimo pubblico. Nike intende continuare a spingere sulle vendite dirette. Una strategia che non ha finora deluso, come dimostrano i conti della società. Nike ha chiuso il quarto trimestre dell'esercizio fiscale con un utile netto in aumento a 1,01 miliardi di dollari dagli 846 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
L'utile per azione si e' attestato a 60 centesimi, sopra i 50 centesimi attesi dagli analisti. I ricavi sono saliti del 5% a 8,68 miliardi di dollari, spinti dalla Cina e dai mercati emergenti mentre gli Stati Uniti hanno deluso. Le vendite del solo marchio Nike sono salite del 7% a 8,1 miliardi di dollari, grazie al +11% in Cina. I ricavi di Converse, l'altro popolare marchio che fa capo al gruppo, sono aumentati del 10% a 554 milioni di dollari. Aumenti sostenuti sono stati registrati anche per il marchio Jordan. I dati sorprendono positivamente Wall Street che premia il titolo in Borsa, dove arriva a guadagnare fino al 4,6%.