"È del resto già reale il rischio che l'uomo venga tecnologizzato, invece che la tecnica umanizzata: a cosiddette 'macchine intelligenti' vengono frettolosamente attribuite capacità che sono propriamente umane". E' uno dei passaggi del discorso fatto da papa Francesco nell'udienza con i partecipanti all'Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita, che si apre proprio oggi in Vaticano e che celebra quest'anno il 25/mo anniversario della nascita.
"L'odierna evoluzione della capacità tecnica - sottolinea Bergoglio - produce un incantamento pericoloso: invece di consegnare alla vita umana gli strumenti che ne migliorano la cura, si corre il rischio di consegnare la vita alla logica dei dispositivi che ne decidono il valore. Questo rovesciamento è destinato a produrre esiti nefasti: la macchina non si limita a guidarsi da sola, ma finisce per guidare l'uomo. La ragione umana viene così ridotta a una razionalità alienata degli effetti, che non può essere considerata degna dell'uomo".