La Corte di Gerusalemme ha
condannato all'ergastolo uno dei tre ultrà ebrei che bruciarono
vivo un anno e mezzo fa a Gerusalemme il sedicenne palestinese
Mohammad Abu Khdeir e ha inflitto 21 anni di carcere a un suo
complice. All'epoca dei fatti erano entrambi minorenni. Per il
terzo responsabile - un adulto - la Corte si pronuncerà fra una
settimana.
Il tribunale distrettuale di Gerusalemme ha inoltre ordinato
a ciascuno dei due ultrà ebrei di risarcire la famiglia Abu
Khdeir con una cifra di 30 mila shekel (oltre seimila euro). Il
terzo imputato, Yossef Ben David Haim, è già stato riconosciuto
colpevole di aver rapito e bruciato Mohammad Abu Khdeir.
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