(ANSA) - MILANO, 29 GIU - La difesa di Massimo Bossetti,
condannato all'ergastolo in primo grado per l'omicidio della
13enne Yara Gambirasio, ha prodotto nei motivi aggiunti
dell'atto d'appello "una fotografia satellitare scattata il 24
gennaio 2011 che ritrae la zona del campo di Chignolo d'Isola
dove successivamente, il 26 febbraio, è stato trovato il corpo
della ragazzina, ma il cadavere quel giorno di fine gennaio non
era là". A questo punto, spiega il legale Claudio Salvagni, "la
sentenza va riscritta, perché l'accusa e i giudici hanno
sostenuto che Yara scomparve e venne uccisa il 26 novembre 2010
e il cadavere restò in quel campo per tre mesi". Il nuovo
elemento portato dalla difesa del muratore, è stato depositato
lo scorso 15 giugno alla Corte d'assise d'appello di Brescia,
dove domani inizierà il processo di secondo grado. La foto
accompagna la richiesta della difesa di una maxi perizia su più
elementi, tra cui il Dna. Come consulente i difensori hanno ora
ingaggiato Peter Gill, uno dei 'padri' della genetica forense.