Sta imparando l'italiano, studia, a
partire dal programma delle scuole elementari, e lavora portando
il vitto ai detenuti del 41 bis. E' la 'nuova vita' in carcere
di Adam Kabobo, il ghanese di 36 anni che l'11 maggio del 2013
seminò il terrore nel quartiere Niguarda di Milano ammazzando
tre passanti a colpi di piccone e che poi è stato condannato a
20 anni di reclusione con il riconoscimento del vizio parziale
di mente e a 3 anni di casa di cura e custodia (una misura di
sicurezza a pena espiata e applicata per la sua "pericolosità
sociale").
Come spiegato da uno dei suoi legali, l'avvocato Benedetto
Ciccarone, che lo ha assistito con la collega Francesca
Colasuonno, Kabobo nel carcere milanese di Opera è sottoposto
ancora a cure psichiatriche, ma nel frattempo, come prevedono i
programmi di recupero dei detenuti, svolge alcuni lavori nella
casa di reclusione e si è messo a studiare a partire dal
programma delle elementari.
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