I controlli si intensificano e le
multe fioccano, ma i furti di sabbia dalle spiagge sarde,
souvenir per turisti in rientro dalle vacanze, non conoscono
sosta. L'ultimo episodio sulla costa nord orientale dell'Isola,
dove i carabinieri della compagnia di Siniscola hanno
'pizzicato' un inglese di 40 anni, originario di Napoli, con una
bottiglia piena di granelli di rena prelevati da un litorale
della Gallura. Immediato il sequestro e la sanzione
amministrativa: oltre mille euro.
La Regione da una parte, con la stretta sui 'furbetti' della
sabbia, e gli ambientalisti dall'altra, con la campagna del Wwf
"L'ultima spiaggia", stanno cercando di mettere un argine ad una
pratica che si traduce in un danno ambientale impossibile da
trascurare. Si calcola che ogni anno sulle spiagge sarde vengono
prelevati quintali di sabbia, raccolti come ricordo dai turisti.
All'apparenza un gesto piccolo e innocuo, ma sommato ad altri
simili, potenzialmente letale per il fragile sistema costiero
dell'Isola.
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