Governo britannico va in ordine
sparso sulle varie opzioni alternative alla linea di Theresa May
sulla Brexit, che i deputati si apprestano a sottoporre domani a
una serie di voti indicativi dopo aver approvato un emendamento
che attribuisce al Parlamento più controllo sulla prossima fase.
Al Consiglio dei ministri in molti chiedono infatti libertà di
voto a una premier sempre più sotto pressione. E tornano a
salire le quotazioni di possibili elezioni anticipate se lo
stallo non si sblocca.
Domani Westminster potrà dire la sua e cercare una
ipotetica maggioranza trasversale. Le opzioni attese sono quelle
di una Brexit più morbida (o nella versione del leader laburista
Jeremy Corbyn, con permanenza del Regno Unito nell'unione
doganale, o in quella modello 'simil Norvegia' del mantenimento
di un legame forte con il mercato unico), con o senza successivo
"voto popolare confermativo". Oltre a quelle radicali d'un 'no
deal' o, al contrario, di una revoca secca della Brexit, al
momento più minoritarie.
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