(ANSA) - VENEZIA, 7 MAG - Con la vernice ai Giardini e
all'Arsenale, Venezia torna ad essere il più grande museo a
cielo aperto d'arte contemporanea. La 58/A Biennale d'arte,
firmata da Ralph Rugoff, "May you live in interesting times", ha
aperto i battenti per la stampa, in attesa dell'inaugurazione al
pubblico, sabato 11 aprile. Una mostra come una partitura
musicale incisa su disco, con un lato A ai Giardini, e il lato B
all'Arsenale, scritta da quadri, installazioni, sculture, video
e suoni di 79 artisti (maggioranza donne), invitati da Rugoff a
testimoniare la complessità del loro agire. Se Lara Favaretto -
che con Ludovica Carbotta rappresenta la ricerca italiana -
avvolge l'esterno del Padiglione Centrale con un denso fumo, lo
statunitense George Condo realizza un gigantesco dipinto
intitolato Facebook. Cattura il visitatore "Il labirinto" del
Padiglione Italia pensato da Milovan Farronato - qui sono in
dialogo le opere di Enrico David, Chiara Fumai - dove la
metafora è quella del confronto tra complessità e razionalità.