"Siamo tutti convocati alle urne il
10 novembre non per rispondere agli orientamenti della politica,
giacchè gli spagnoli lo hanno già fatto lo scorso 28 aprile e il
26 maggio dando la maggioranza al Psoe. Gli spagnoli vogliono
una risposta progressista ai loro problemi. Ciò che è in
questione è se abbiamo un governo o no". E' l'appello del
premier spagnolo ad interim, il socialista Pedro Sanchez che, a
conclusione della campagna elettorale in vista del voto domenica
sembra, in un'intervista al Pais, chiedere ancora un mandato
chiaro per un governo monocolore, in grado di superare l'impasse
politica in cui il paese è precipitato, mentre si reca alle urne
pare la quarta volta in quattro anni e a pochi mesi dalle ultime
consultazioni politiche lo scorso 28 aprile.
Poco più di sei mesi da quell'appuntamento però a Madrid -
alla Moncloa e alle Corte -, poco sembra essere cambiato, con i
sondaggi che ancora una volta vedono il Psoe in testa ma senza i
numeri necessari per una maggioranza solida.
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