Appello della Premio Nobel per la
Pace, Shirin Ebadi, per Fariba Adelkkah, la ricercatrice
franco-iraniana che comincia oggi il suo secondo anno di carcere
in Iran al termine di un processo ritenuto "politico" dalla
Francia, che pesa duramente sulle relazioni tra i due Paesi.
"Fariba è in ostaggio del governo iraniano. Non ha commesso
alcun crimine. Il processo che le è stato fatto è ingiusto",
afferma la magistrata e avvocatessa iraniana in un
videomessaggio pubblicato sul profilo Twitter di Sciences Po,
deplorando che nei primi mesi del suo arresto, durante gli
interrogatori, Fariba non abbia avuto "diritto di vedere un
avvocato. Ha potuto averne uno solo durante il processo e ciò
che è accaduto non è chiaro".
Shirin Ebadi deplora che "per mesi", le autorità iraniane,
l'abbiano"interrogata, torturata". "Uno scenario ben noto in
Iran. Purtroppo il governo iraniano abusa di individui con la
doppia nazionalità", con "fini politici", sostiene la donna.
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