L'Ucraina va al voto. E la tensione è alle stelle. Una persona è morta e un'altra è rimasta ferita in uno scontro a fuoco a Novoaidar, nella regione separatista di Lugansk, nell'Ucraina orientale. Lo fa sapere il vice ministro dell'Interno Serghii Iarovi, precisando che "un gruppo di investigatori sta lavorando sul posto".
Secondo i primi exit poll l'oligarca Petro Poroshenko, il 're del cioccolato', sarebbe in testa con il 55,9% nel primo turno delle presidenziali ucraine. L'ex premier Iulia Timoshenko è data al 12,9%.
Il sondaggio è realizzato da un consorzio che include il fondo per le iniziative democratiche Kuceriv, l'istituto internazionale di sociologia di Kiev e il centro di studi politici Razumkov. Stando ad un secondo sondaggio, condotto dal gruppo Tns per quattro tv locali, Poroshenko sarebbe al 57,31%. Se il risultato fosse confermato, l'ex ministro passerebbe al primo turno, senza l'eventuale ballottaggio previsto il 15 giugno.
E' del 38,53% l'affluenza alle urne nelle presidenziali ucraine alle 15 locali (le 14 in Italia): lo riferisce la commissione elettorale centrale ucraina. Nelle precedenti presidenziali del 2010 l'affluenza, alla stessa ora, era di oltre il 45%. Nella regione orientale secessionista di Donetsk - dove i ribelli impediscono il voto - la percentuale è del 9,11%.
Intanto alcuni "osservatori dell'Osce stanno lasciando l'est dell'Ucraina per ragioni di sicurezza": lo scrive l'agenzia russa Interfax senza aggiungere altri dettagli. Al momento non ci sono conferme ufficiali.
Oltre che per le presidenziali ucraine, oggi a Kiev si vota anche per l'elezione (con ballottaggio) del sindaco. Secondo un recente sondaggio, il favorito alla carica di primo cittadino è l'ex pugile Vitali Klitschko, che si è ritirato dalla corsa alla presidenza per appoggiare Petro Poroshenko, e che dovrebbe raccogliere più del 40% delle preferenze. In seconda posizione c'è Vladimir Bondarenko, deputato del partito 'Patria' di Iulia Timoshenko e attuale capo dell'amministrazione comunale, dato attorno al 10%.
Seggi chiusi a Donetsk - Le autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk si sono unite in un 'nuovo Stato': lo ha annunciato il presidente della Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato dalle agenzie russe. La denominazione scelta è quella di Novorossiya (Nuova Russia).
Sono tutti chiusi i seggi per le elezioni presidenziali nella città di Donetsk. Secondo alcuni media ucraini stamani è stato aperto un solo seggio, "poi sono arrivati una ventina di uomini armati, che hanno messo in fuga la commissione elettorale". In tutta la regione, i seggi aperti sono 308 sui 2.430 previsti, rendono noto le autorità locali.