Il relitto della Costa Concordia ha lasciato l'isola del Giglio ed è in navigazione verso Genova. Sta ora procedendo ad una velocità di 1,9 nodi. Le sirene dei rimorchiatori e delle barche presenti in mare e l'applauso della gente a terra: così il Giglio sta salutando la Concordia.
Dopo la partenza della nave è stato riaperto alle attività di traffico il porto dell'Isola, con la ripresa dei collegamenti dei traghetti.
Applausi e commozione su molo,'ora isola è nostra'
Decine di persone, sedute o in piedi sul molo rosso dell'isola del Giglio, hanno accolto con applausi i lavoratori che erano a bordo dei rimorchiatori, di ritorno dalla Costa Concordia, durante le operazioni di rotazione e spostamento della nave. Qualcuno, in mancanza di bandiere, ha sventolato foulard. Ma ci sono stati anche attimi di commozione e lacrime, soprattutto al suono delle sirene e alla vista di spruzzi d'acqua dal relitto. ''Sembravano fuochi di artificio'' ha commentato un anziano. In tanti hanno espresso complimenti per la riuscita dell'operazione: ''ce l'hanno fatta, è quasi incredibile!'' ha ripetuto una signora 'armata' di foulard-bandiera. Soddisfatto anche un altro gigliese, che ha chiosato: ''Oggi finalmente l'isola è di nuovo nostra''.
Sopravvissuto, se ne va la nave non quella storia
"E' la fine della storia di una nave, di un mostro di ferro, ma non la fine della mia storia con la Costa Concordia. Quella non si può dimenticare". Così Pablo Lazaro Juan, sopravvissuto spagnolo del naufragio della Costa Concordia, ha commentato la partenza del relitto dall'isola del Giglio. Venuto apposta da Alicante, ha guardato le operazioni di rotazione e poi spostamento della nave, dal molo rosso. "Se io dimenticassi la storia di quella notte non sarei normale - ha continuato - non sarei una persona. Quella storia è per sempre nella mia mente ed ancora oggi nei miei sogni". L'uomo ha aggiunto di essersi emozionato al suono delle sirene che hanno accompagnato le operazioni attorno alla nave.
Ultimo ok, applauso Centro coordinamento
Un lungo applauso nel Centro di coordinamento delle operazioni di rimozione della Concordia, sul Giglio, è scoppiato quando è stata data la comunicazione dell'arrivo dell'ultimo via libera per la partenza del relitto. Nel centro operativo anche il capo della Protezione Civile Gabrielli e il sottosegretario Delrio.
L'ultimo via libera che mancava era la certificazione dell'organismo indipendente Rina. Nel centro operativo ci sono anche il sindaco del Giglio Sergio Ortelli, il prefetto ed il questore. Da pochi minuti è arrivato anche il procuratore di Grosseto Francesco Verusio. Al termine della riunione dovrebbe tenersi una conferenza stampa per illustrare gli ultimi dettagli dell'operazione.
'Ho tagliato l'ultimo cavo nave, che onore'
"Un'emozione enorme e un onore. Sì, sono stato io": l'uomo che ha tagliato l'ultimo cavo che teneva ancorata la Costa Concordia all'isola del Giglio, una specie di cordone ombelicale della nave, si chiama Wietsman Roets e viene dal Sudafrica, come Nick Sloane. Era a bordo del rimorchiatore Sarom VIII.
Per isola relitto già all'orizzonte
Per la prima volta da due anni e mezzo, per vedere il relitto della Costa Concordia, dall'Isola del Giglio bisogna guardare all'orizzonte. La Concordia ormai è a quasi un miglio dalla costa. Dal molo, la nave si vede ormai in lontananza e questo ha 'scoraggiato' le decine di turisti e gigliesi che da stamani hanno affollato il porto per seguire le operazioni.
Prete, da domani un Giglio inedito
"Quella di oggi è la liberazione da un ingombro": così il sacerdote dell'Isola del Giglio, don Lorenzo Pasquotti, ha commentato con i giornalisti le operazioni di rimozione della Concordia. Il sacerdote stamani è uscito in mare per dare l'ultima benedizione al relitto. Al ritorno a terra ha suonato le campane. "Sono arrivato al Giglio tre mesi prima del naufragio - ha raccontato - per me vedere l'isola senza il relitto è quasi un inedito. Imparerò a scoprirlo". "Gli affetti e le relazioni con chi ha lavorato a questa operazione, con i superstiti e con i familiari delle vittime rimarranno - ha aggiunto - ma prima questo relitto se ne va e meglio è". Il sacerdote ha poi spiegato che quella di stamani è stata "l'ultima benedizione ai lavori, alla nave, ma soprattutto in memoria delle 32 vittime del naufragio e del sub morto sul lavoro".
Giglio la saluta con campane, benedizione e sirene
Nel momento in cui la Costa Concordia inizierà il suo viaggio verso Genova, terminate le operazioni di rotazione del relitto, dall'Isola del Giglio verrà salutata con il suono delle sirene del porto e quello delle campane delle chiese delle tre località dell'isola, Giglio Porto, Giglio Campese e Giglio Castello. Inoltre alle 10 il parroco di Giglio Porto, don Lorenzo Pascuotti, ha un appuntamento al molo per avvicinarsi al relitto a bordo di un'imbarcazione e benedire la nave e le operazioni per la sua rimozione. Intanto dal Giglio il 'molo verde', quello più vicino al relitto, si è trasformato in un palcoscenico: centinaia di turisti e gigliesi stanno seguendo le manovre.
Tecnici, brindisi su molo per operai dopo relitto
Sono tornati a riva dopo una notte di lavoro sul relitto della Concordia, l'ultima all'Isola del Giglio, e sono stati accolti con lunghi applausi ed urla. Un gruppo di operai della Pitan-Micoperi, il consorzio che si occupa della rimozione del relitto, è da poco sbarcato fra le decine di turisti che stanno seguendo le ultime fasi dell'operazione. Il gruppo di operai è salito sul molo ricambiando gli applausi con urla e braccia alzate e poi brindando con due bottiglie di spumante. "Siamo contenti di aver fatto parte di questo grandioso progetto - hanno detto - ma quello che ci è piaciuto di più è stato il Giglio". E poi, ridendo, "e le italiane".
Barchetta solitaria verso nave, 'Grazie a tutti'
Un marinaio solitario su una piccola barca a vela è uscito dal porto dell'Isola del Giglio dirigendosi in direzione del relitto della Concordia. Dalla barca sventola un pezzo di stoffa con su scritto in rosso: "Grazie di cuore a tutte le ditte".
L'uomo, che ha violato lo spazio interdetto intorno al relitto, è stato poi intercettato dalla Guardia Costiera e riaccompagnato al porto del Giglio. La piccola performance è stata seguita con curiosità dalle decine di persone assiepate sul molo.
Il navigatore solitario è Argentino Pini, uno storico skipper del Giglio. "Non ho ammazzato mica nessuno - ha esordito scendendo dalla barca - ho voluto ringraziare chi sta facendo questa operazione e ho voluto dare un saluto all'ultimo disperso delle 32 vittime. Ora che so che la Concordia se ne va mi sento più tranquillo". Pini ha poi spiegato di non aver programmato la sua 'escursione': "E' stata un'improvvisata".
Gabrielli, canteremo vittoria solo a Genova
"Oggi mettiamo un punto ma il traguardo lo vedremo solo a Genova". Così Franco Gabrielli ha commentato l'inizio delle operazioni per la partenza della Concordia dal Giglio. "Per il parbuckling avevo detto che avevamo vinto il gran premio della montagna più difficile - ha sottolineato -, oggi siamo davanti alla scritta 'ultimo chilometro' e dobbiamo ancora percorrerlo. Solo quando saremo a Genova canteremo vittoria". "Credo comunque - ha concluso - che questa operazione sia anche uno spot per il Paese".
Sloane, tutto ok ma ci rilassiamo solo a Genova
"Sta andando tutto secondo i piani, è un grande giorno per il Giglio ma solo una volta che saremo a Genova potremmo rilassarci". Così un commosso Sloane ha salutato i cronisti che lo attendevano sul molo dell'Isola del Giglio prima di salire a bordo della Concordia e guidare le operazioni per la partenza per Genova.
Girotto, sempre stati convinti di farcela
Fiducioso e orgoglioso del "grande risultato" ottenuto finora: così Sergio Girotto, project manager del consorzio Titan-Micoperi, arrivato al molo dell'Isola del Giglio per l'avvio delle operazioni di spostamento del relitto della Costa Concordia verso Genova. "Non abbiamo mai temuto che l'operazione non potesse finire con successo - ha detto - ma ci sono stati tanti, tanti momenti difficili, in cui le soluzioni non si trovavano. Però siamo sempre stati convinti di farcela". Girotto ha poi spiegato che il momento più complicato è stato quello della rotazione della nave, per rimetterla in asse: "dopo il parbuckling abbiamo preso in mano tecnicamente la situazione, e come si vede ora abbiamo il controllo completo e in un certo senso questa è ridiventata una nave". Girotto ha concluso che, pur "non entrando nella storia - ha scherzato rispondendo ad una domanda di un giornalista - è stata una bella realizzazione, tecnicamente un grande risultato, soprattutto perché quello che è stato pensato all'inizio con intuito ed esperienza si è realizzato quasi completamente alla fine".