Maltrattamenti fisici e morali e lesioni nei confronti di anziani degenti, anche affetti da gravi patologie e non autosufficienti, di una casa di riposo a Prato: queste le ipotesi di reato per un'inchiesta della squadra mobile di Prato che ha portato all'esecuzione di misure cautelari della sospensione dal pubblico servizio nei confronti di nove tra infermieri e operatori socio sanitari della struttura.
Altri 8 dipendenti sono indagati. In molti casi, si spiega dalla polizia, i ricoverati avrebbero subito anche furti di denaro.
L'attività investigativa, svolta anche con l'ausilio della direzione Sanitaria della Asl 4 di Prato, ha messo in luce, si spiega in una nota, "una situazione grave, di umiliazione continua degli anziani, anche in momenti delicati della loro vita, e un contesto generalizzato di tali condotte. Quotidiani erano i maltrattamenti fisici e morali nei confronti dei degenti, sottoposti, senza alcun motivo, a strattonamenti e a condotte lesive della loro integrità fisica.
Altrettanto quotidiani erano le condotte di dileggio e ingiuria verso gli ospiti della residenza, che denotano una costante volontà vessatoria nei confronti dei malati". Le misure cautelari riguardano la sospensione dall'esercizio di pubblico servizio per periodi da sei mesi a un anno: i destinatari dei provvedimenti sono residenti tra le province di Prato e Pistoia. Maggiori dettagli sull'operazione saranno diffusi in occasione di una conferenza stampa alle 11 in procura a Prato.
I maltrattamenti sono stati ripresi da telecamere installate di nascosto dalla polizia in nove camere della rsa pratese.