E' fissato per mercoledì l'interrogatorio di garanzia della maestra arrestata per i maltrattamenti dei bambini all'asilo 'Nido del Cep' di Pisa. Gli accertamenti comprendono anche la posizione delle altre due educatrici della stessa sezione che è tuttora al vaglio degli inquirenti e già destinatarie di un procedimento disciplinare.
Sono stato i carabinieri del nucleo investigativo di Pisa ad arrestare l'educatrice scolastica di 58 anni, accusata di maltrattare i bambini di un asilo nido del Pisano. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare: la donna su disposizione del gip è stata posta agli arresti domiciliari.
L'educatrice, si spiega dall'Arma, è accusata di maltrattamenti ai danni di nove bambini di età compresa tra uno e tre anni.
"Drammatiche", spiegano i militari, le sequenze delle violenze e delle minacce" che sarebbero state inferte alle vittime, filmate e riprese da telecamere, e microspie, installate nel nido.
Le indagini sono state avviate nel novembre scorso, dirette dal procuratore Alessandro Crini e dal sostituto Aldo Mantovani, e hanno preso spunto da alcune segnalazioni su presunti abusi commessi nel nido. Sarebbero state poi "determinanti" le intercettazioni video-ambientali da cui sarebbero emerse "drammatiche sequenze" di vessazioni fisiche e morali inferte ai piccoli: schiaffi al volto ed alla testa, sculacciate; alcuni bambini sarebbero stati forzati a mangiare fino a provocarne il pianto. Secondo gli investigatori, sarebbero stati "innumerevoli" gli episodi in cui i piccoli sarebbero stati colpiti alla testa, in un caso anche con un piatto.
Il Comune di Pisa, da cui dipende l'asilo, appena è venuto a conoscenza dei fatti, ha "pienamente collaborato" con l'autorità giudiziaria. Lo ha reso noto l'amministrazione comunale nel corso di una conferenza stampa tenuta dall'assessore alle politiche educative, Marilù Chiofalo, e dal dirigente dei servizi educativi Laura Nassi, sottolineando di "avere già sospeso l'educatrice arrestata e di avere avviato le procedure di sospensione disciplinare anche per le altre due educatrici che lavoravano nella stessa sezione". Il provvedimento del Comune a carico delle altre due maestre è stato preso, è stato detto, "in seguito alle immagini video registrate dai carabinieri che mostrano la loro presenza durante le presunte vessazioni compiute dalla collega che è stata arrestata".