Manifestazione pacifica con 10.000 persone oggi a Firenze per ricordare Idy Diene, il venditore senegalese freddato a colpi di pistola dall'ex tipografo, Roberto Pirrone, il 5 marzo scorso sul ponte Vespucci. E anche per dire 'no' al razzismo. Firenze ha potuto vedere un corteo sereno, disteso e tranquillo: partecipato da numerosi immigrati al cui fianco c'erano anche tanti fiorentini. Sul percorso i negozi sono rimasti aperti e la auto lasciate in sosta. I manifestanti hanno sfilato da piazza Santa Maria Novella ai lungarni, senza tensioni e in pieno ordine, coprendo un itinerario che ha raggiunto il ponte Vespucci. Poi, quasi a metà tragitto hanno incontrato il sindaco di Firenze Dario Nardella: sul lungarno Soderini c'è stato un abbraccio ideale tra il primo cittadino e la comunità senegalese.
Nardella chiudendo il corteo sulla basilica di Santa Maria Novella ha ringraziato i senegalesi di Firenze per aver "dimostrato ancora una volta di essere una comunità pacifica e di amare questa città" e ha poi messo in evidenza che "tutti oggi abbiamo un solo pensiero e un solo sentimento nel cuore, cioè il dolore e il sentimento di fraternità per Idy Diene. E' a lui che dobbiamo dedicare questa giornata, a lui e a tutte le persone che nel mondo subiscono dolore e morte in modo ingiusto". Quindi una promessa: "Alla famiglia ho detto che si terrà qui a Firenze una giornata funebre per ricordare tutti insieme Idy Diene senza differenza di cultura e di religione. E sarà un giorno di lutto cittadino per Firenze", ha concluso il sindaco. Tra le altre iniziative la Regione Toscana assegnerà 20.000 euro a Ndeye Rokhaya Mbengue, la vedova di Idy Diene. Lo ha detto lo stesso governatore toscano Enrico Rossi, tra i partecipanti al corteo.