E' stato dichiarato morto Duccio Dini, il 29enne investito da una delle auto coinvolte in un inseguimento in via Canova a Firenze. L'uomo era stato portato al pronto soccorso di Careggi in condizioni disperate per le gravi ferite riportate, e ricoverato in terapia intensiva. Intorno alle 12 erano iniziate le procedure per l'accertamento di morte. La famiglia ha dato il consenso alla donazione degli organi. Secondo quanto appreso, all'espianto parteciperà anche un medico legale incaricato dalla procura di Firenze.
Sarebbe scattato nel corso di una spedizione punitiva nei confronti del 43enne, che venerdì scorso nel campo nomadi del Poderaccio aveva aggredito il suocero con un pugno al volto accusandolo di continue intromissioni nella sua vita familiare, l'inseguimento tra tre auto avvenuto in via Canova a Firenze e culminato nell'investimento di Duccio, che transitava da lì in scooter.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, da tempo il 43enne si lamentava dell'invadenza dei parenti della moglie nella loro vita familiare. Le discussioni sarebbero diventate sempre più aspre. Quando il 43enne è arrivato a minacciare di lasciare la moglie se il comportamento dei familiari non fosse mutato, ne è nata un'accesa discussione, nel corso della quale l'uomo avrebbe colpito il suocero con in pugno al volto. Per questo il suocero e altri familiari avrebbero deciso di attenderlo nel parcheggio del centro commerciale di via Canova, dove si trova il bar che il 43enne frequenta abitualmente. L'uomo si è dato alla fuga a bordo di una Opel Zafira, inseguito dalle altre due vetture fino alla carambola all'altezza di via Martini.