Il suo compito era quello di
reclutare le donne: prima le invitava ad abbracciare l'ideologia
dell'Isis, poi le portava su posizioni sempre più radicali,
infine le convinceva a partite per la Siria o l'Iraq e ad unirsi
al jihad che i loro uomini già stavano combattendo contro gli
infedeli. Arta 'Anila' Kakabuni era un pericolo per la sicurezza
dello Stato e ieri, appena uscita dal carcere, è stata messa su
un aereo per l'Albania ed espulsa con un decreto firmato dal
ministro dell'Interno Matteo Salvini.
La donna, albanese di 44 anni, era in Italia dal 2003 e
viveva a Grosseto con il fratello. Secondo l'antiterrorismo il
suo compito sarebbe stato quello di reclutare adepti per l'Isis.
Lo avrebbe fatto anche con Maria Giulia Sergio, la prima foreign
fighter italiana che ha preso il nome di battaglia di Fatima e
che dal settembre del 2014 è in Siria dove assieme al marito
Aldo Kobuzi si è unita all'Isis.
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