E' uno dei più antichi circoli tennistici in Italia tanto che la Federazione italiana tennis è nata proprio qui il 18 maggio 1910, riunendo i dodici maggiori club nazionali. Le conseguenze del Coronavirus, prima con il lockdown, poi con le disposizioni di sicurezza da osservare scrupolosamente, presentano adesso una nuova sfida allo storico Circolo tennis Firenze, nel parco della Cascine, che ha riaperto parzialmente le attività nei giorni scorsi, con i soci che stanno tornando anche se ci vorrà del tempo perché lo facciano al completo.
"La riapertura - spiega il presidente Giorgio Giovannardi - ci sta dando molto lavoro da fare, perché abbiamo dovuto stabilire regole abbastanza restrittive. Dalla scorsa settima, un po' faticosamente, è stato possibile tornare a giocare a tennis, questa riaprono il ristorante e gli spogliatoi, la settimana prossima anche le palestre, a giugno la piscina", che risale al 1939. E' ancora chiusa però la club house, e sono state poste forti limitazioni all'uso degli spogliatoi. "Solo da oggi - aggiunge il presidente - abbiamo potuto riaprire al doppio, finora potevamo far giocare solo in singolare. E stiamo riprendendo adesso anche la scuola tennis: finora non si poteva stare con tre bambini in campo".
Nato nel 1898 per iniziativa di un gruppo di nobili inglesi e fiorentini, nel 1902 il Ct Firenze è stato il primo in Italia a far gareggiare anche le donne. Al passaggio della guerra tutto si ferma: il club viene anche occupato dagli americani che ne fanno un deposito di viveri. Poi il rilancio: a partire dagli anni '50 per un ventennio giocheranno sui campi alle Cascine tutti i migliori tennisti del mondo. Il circolo fiorentino hanno ospitato più volte la Coppa Davis, come nel 1976 quando il 5-0 alla Polonia firmato da Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, nel turno preliminare, fu il preludio alla trionfale cavalcata verso la vittoria del trofeo. Il lockdown ha fatto saltare per quest'anno i tornei internazionali: il Challenger erede del glorioso Atp Firenze (nell'albo d'oro fra gli altri Panatta, Ilie Nastase e Thomas Muster), e il Torneo internazionale per gli under 18 che ha rivelato il talento di futuri campioni come Roger Federer, Marc Rosset, Jennifer Capriati, Martina Hingis e Simona Halep. Giovannardi non nasconde ora le difficoltà legate alla necessità di contenere i costi: si dovrà, conclude, "confrontarsi con i soci e il Comune", proprietario dei terreni dove sorge il circolo, affinché "ci sia una condivisione e un desiderio di superarle".