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Morì fuggendo a stupro, appello assolve

Morì fuggendo a stupro, appello assolve

Ribaltata condanna tribunale Arezzo per morte di Martina Rossi

FIRENZE, 09 giugno 2020, 21:02

Redazione ANSA

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La corte di appello di Firenze, ribaltando il primo grado, ha assolto "perchè il fatto non sussiste" Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, imputati di tentata violenza sessuale di gruppo nel processo per la morte di Martina Rossi, la studentessa 23enne deceduta il 3 agosto 2011 precipitando da un balcone dove era in vacanza a Palma di Maiorca. Secondo l'accusa la ragazza stava sfuggendo a un tentativo di stupro. Il 14 dicembre 2018 il tribunale di Arezzo aveva condannato i due imputati a 6 anni. "Non c'è niente, Martina non c'è più, e anche la giustizia non c'è più", è stato il commento di Bruno Rossi, padre di Martina. I genitori di Martina hanno assistito alla lettura del dispositivo tenendosi per mano. "La giustizia italiana si è interrotta sul lavoro fatto in precedenza", ha detto Bruno Rossi. "Cosa farò domani? Terrò stretta mia moglie. Sono arrabbiato, l'assoluzione perché il fatto non sussiste - ha detto - vuol dire infangare l'onore di Martina, vuol dire sostenere che è volata giù da sola".
   

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