La corte di appello di Firenze,
ribaltando il primo grado, ha assolto "perchè il fatto non
sussiste" Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, imputati di
tentata violenza sessuale di gruppo nel processo per la morte di
Martina Rossi, la studentessa 23enne deceduta il 3 agosto 2011
precipitando da un balcone dove era in vacanza a Palma di
Maiorca. Secondo l'accusa la ragazza stava sfuggendo a un
tentativo di stupro. Il 14 dicembre 2018 il tribunale di Arezzo
aveva condannato i due imputati a 6 anni. "Non c'è niente,
Martina non c'è più, e anche la giustizia non c'è più", è stato
il commento di Bruno Rossi, padre di Martina. I genitori di
Martina hanno assistito alla lettura del dispositivo tenendosi
per mano. "La giustizia italiana si è interrotta sul lavoro
fatto in precedenza", ha detto Bruno Rossi. "Cosa farò domani?
Terrò stretta mia moglie. Sono arrabbiato, l'assoluzione perché
il fatto non sussiste - ha detto - vuol dire infangare l'onore
di Martina, vuol dire sostenere che è volata giù da sola".
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