Punta tutto sul turismo
italiano questa estate il territorio di Montalcino (Siena) a
causa dell'emergenza Coronavirus. L'iconico borgo toscano nel
2019 ha registrato oltre 180mila pernottamenti di enoturisti tra
italiani e stranieri. "Siamo consapevoli che non sarà facile
modificare in breve tempo i target dell'hospitality - sottolinea
in una nota Fabrizio Bindocci, presidente del consorzio del
Brunello di Montalcino - in un luogo in cui i 2/3 delle presenze
sono di norma straniere, e di queste la maggior parte è
extraeuropea. Ci conforta però il dato dello scorso anno, che ha
visto un aumento dei turisti italiani di quasi il 5%, e
guardiamo con molto interesse all'ultimo sondaggio di Enit dal
quale emerge che 9 italiani su 10 hanno intenzione di
trascorrere le proprie vacanze nel Belpaese".
Secondo l'indagine dell'Agenzia nazionale del turismo
infatti, oltre il 90% degli italiani che hanno già scelto la
loro meta resterà in Italia, con particolare attenzione alle
proposte naturalistiche (principale motivazione per il 30% degli
intervistati), enogastronomiche (13,6%) e di turismo
esperienziale sul territorio (11,2%). Le rilevazioni della
Regione Toscana indicano che la leva enoturistica di Montalcino
si è dimostrata un asset fondamentale non solo per le imprese
del vino ma per tutta l'economia del territorio, con un
incremento delle presenze del 132% solo nell'ultimo decennio, in
particolare degli eno-appassionati extraUe a partire dagli Stati
Uniti (+178% dal 2009 al 2019), di gran lunga in testa per
provenienze, seguiti dalla Germania (+213%) e dal Brasile. Tra
gli italiani, attratti non solo dal vino ma anche dalle
produzioni artigianali come zafferano e miele, record di
presenze per Lombardia, seguita da Lazio, Toscana, Veneto ed
Emilia Romagna.
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