Avrebbe raggirato un'anziana
parente, 96enne, portandole via circa 150mila euro dopo aver
conquistato la sua fiducia e averla convinta a delegargli le
operazioni di prelievo dal conto corrente. Questa l'accusa mossa
nei confronti di un 66enne: nei giorni scorsi la procura di
Lucca ha chiuso le indagini a suo carico, condotte dalla squadra
mobile lucchese. L'uomo, residente in provincia di Lucca, nipote
del marito della vittima venuto a mancare 20 anni fa, è accusato
di appropriazione indebita, truffa e circonvenzione di incapace.
Secondo quanto ricostruito, il 66enne da alcuni anni si
sarebbe avvicinato alla donna, andando a trovarla di tanto in
tanto e guadagnando la sua fiducia. In base agli accertamenti,
in questo periodo di tempo si sarebbe appropriato di contanti
per 46mila euro, prelevati a più riprese dal conto corrente
dell'anziana. Inoltre avrebbe effettuato dallo stesso conto due
bonifici a suo favore, da 50 e da 60mila euro, indicando come
causale 'donazione per servizi prestati' e falsificando la firma
della titolare. Le indagini sono partite dalla denuncia di un
altro parente, che l'anno scorso si è reso conto degli ammanchi
sul conto dovendo pagare alcuni artigiani che avevano effettuato
lavori di ristrutturazione a casa dell'anziana. Nel corso delle
indagini il conto corrente del 66enne è stato sequestrato, allo
scopo di congelare le somme di denaro presenti in via di
un'eventuale restituzione alla vittima.
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