Ruota attorno al tema della
'distanza', sia quella di chi ha lasciato la propria terra per
emigrare, che quella fisica dovuta alle norme anti-Covid, la
quinta edizione di Stand up for africa, arte contemporanea per i
diritti umani (Sufa 2020).
Sufa - progetto fondato da Paolo Fabiani e Rossella Del Sere,
dell'associazione culturale HYmmo Art Lab di Pratovecchio
(Arezzo) e promosso dall'Ecomuseo del Casentino e
dall'assessorato alla cultura e alle politiche sociali
dell'Unione dei Comuni montani del Casentino -, propone una
serie di eventi tra cui interviste, videoproiezioni, residenze
in remoto e dirette web. Tra i principali appuntamenti, gli
organizzatori, in una nota, segnalano la residenza d'artista, a
cura di Pietro Gaglianò. Due giovani artisti italiani Matteo
Coluccia e Caterina Shanta, che non hanno mai visitato il
Casentino, entrano in contatto da remoto con due tutor di
origine africana Mouhamed Yaye Traore e Dominion Ogieva, ora di
base nella provincia di Arezzo. L'obiettivo è realizzare due
opere video da proiettare sulle facciate di edifici storici del
Casentino e trasmesse in diretta web. Un altro progetto è
affidato al videomaker Cesare Baccheschi che, in collaborazione
con il musicista Jacopo Andreini, realizzerà Les Foyers Nomades,
un video composto in collaborazione con i richiedenti asilo
presenti in Casentino. Il video avrà una prima online ad ottobre
e sarà seguito da un incontro di approfondimento il 10 ottobre
con proiezione a Prato, mentre il 18 ottobre sarà proiettato a
Pratovecchio.
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