In occasione del 500/o
anniversario della morte di Raffaello Sanzio (1520-2020) il
Comune di Firenze e Mus.e organizzano 'Raffaello e Firenze',
mostra 'immersiva' a cura di Valentina Zucchi e Sergio Risaliti.
L'esposizione, ospitata nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio
fino al 31 dicembre, vuole valorizzare il periodo fiorentino
dell'artista, ovvero gli anni in cui Raffaello si trasferisce
nella capitale toscana e vi soggiorna a lungo, fino al
trasferimento a Roma nel 1508.
La mostra ruota attorno al 'Ritratto di giovane donna in busto',
un prezioso disegno in prestito dal Palais des Beaux-Arts de
Lille, risalente agli anni fiorentini di Raffaello ed
emblematico del dialogo intrattenuto con i grandi artisti
incontrati in città, primo tra tutti Leonardo.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha ricordato che
"Raffaello, come ci racconta Vasari, arrivò a Firenze per
formarsi e tanto ebbe influenza su di lui il trovarsi a fianco
di maestri come Leonardo e Michelangelo e molti altri che,
quando ripartì, la sua pittura era completamente trasformata.
Questa mostra, tra il reale e il multimediale, ci ricorda
proprio le origini e le trasformazioni dell'arte di Raffaello e
del grande ruolo della nostra città nella sua formazione".
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