Nuove
scoperte archeologiche al santuario romano del Bagno grande a
San Casciano dei Bagni (Siena): la campagna di scavi effettuata
dal giugno di quest'anno a oggi ha portato alla luce opere
d'arte all'ombra degli altari romani di Iside, Fortuna
Primigenia e Apollo, ritrovati l'anno scorso sul bordo della
vasca sacra.
Gli scavi, spiegano gli archeologi, hanno rivelato parti di
colonne crollate nella vasca, sotto le quali si è dischiuso,
intatto, il deposito votivo del santuario. Sotto il volto di un
grande toro, scolpito in bassorilievo, a oltre due metri di
profondità sono riemerse nel fango caldo le offerte degli
antichi fedeli che si recavano presso la sorgente sacra:
centinaia di monete d'oro, argento, oricalco e bronzo assieme ad
una serie di 5 bronzetti sacri di offerenti, cinture in lamina
di bronzo, fiaccole miniaturistiche, clave di Ercole e altri
attributi sacri. Accanto agli altari, lo scavo ha poi portato
alla luce una serie di "orme" scolpite nel travertino, ricolme
di piombo e tracce d'argento: piedi di adulti, giovani e
bambini.
Analoghe testimonianze, affermano i ricercatori, sono spesso
legate alle vestigia di Iside e Serapide e potrebbero
testimoniare un rito antico di venerazione presso la sorgente
dove il fedele, nel percorrere le orme o nel porre l'orecchio
sul bordo della vasca, entrava in connessione con la divinità
salutare.
Il lavoro di ricerca è stato condotto dal Comune di San
Casciano dei Bagni e dalla Soprintendenza Archeologia, belle
arti e paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo. Il team dello
scavo è stato diretto da Jacopo Tabolli, funzionario archeologo
della Soprintendenza, e da Emanuele Mariotti, archeologo
professionista, con studenti, specializzandi e dottorandi dalle
università di Pisa, Siena, Firenze, Roma La Sapienza e Sassari.
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