Una serie di olii su tela con
piccoli ritratti di bambini dislocati in zone di conflitto e di
guerra, presenti sulle cronache internazionali e poi
dimenticati. É quanto propone la mostra dell'artista americana
Regan Wheat dal titolo 'Contingency' in programma nella Crumb
Gallery di Firenze dal 30 settembre al 7 novembre.
La dimensione dei dipinti è minuta, spiega una nota,
specificatamente ritagliata sul viso, per focalizzarsi sugli
sguardi, a volte cancellati, dei bambini. Il colore ha una
funzione fondamentale: è un colore vibrante che vuole, in
qualche modo, restituire un senso di vita a coloro a cui la vita
è stata strappata per sempre. "È nei volti dei bambini, che
dovrebbero essere il futuro, la speranza, che si specchia questa
immane tragedia - spiega l'artista -. Li guardiamo per un
attimo, ritratti nelle pagine dei giornali, per poi dimenticarli
subito dopo, rimpiazzati da altre notizie, annullati come gocce
nel mare". Il titolo della mostra, 'Contingency', si spiega,
vuole richiamare quel senso di perdita ineluttabile che avvolge
e assale l'essere umano quando a scomparire dal radar delle
storie e della storia sono i bambini: bimbi siriani trucidati da
una guerra terribile, bambini messicani incastrati in confini
che li hanno inghiottiti senza lasciarne traccia, bambini
africani travolti in conflitti etnici o costretti a fuggire
perché la loro terra è diventata un immenso deserto, bambini
palestinesi persi in campi senza più ulivi.
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