Partita la raccolta delle olive in
Toscana con una produzione stimata in calo fino al 50% rispetto
allo scorso anno e compensata da una qualità ottima. A dirlo è
Coldiretti Toscana sulla base dell'analisi del Consorzio per la
Tutela dell'olio extravergine di oliva toscano Igp. Secondo i
dati, la produzione di olio in Toscana dovrebbe attestarsi
intorno ai 80/90 mila quintali contro i 150mila dello scorso
anno.
"La campagna olivicola - spiega Fabrizio Filippi, presidente
Coldiretti Toscana - si apre con uno scenario diverso rispetto
allo scorso anno. L'andamento climatico, con eventi estremi
caratterizzati dalla gelata tardiva di aprile e dalla siccità
estiva, ha giocato inevitabilmente un ruolo decisivo sulla
produzione complessiva. Fortunatamente l'apporto idrico, se pur
limitato delle poche piogge, ha permesso alla drupa di
riprendere vigore dopo il lungo periodo siccitoso. I frutti sono
sani. L'olio extravergine che finirà sulle nostre tavole e sui
mercati italiani e stranieri bene rappresenterà il Made in
Tuscany dell'eccellenza".
A causa del crollo della produzione Coldiretti teme una nuova
invasione delle importazioni di olio straniero sul mercato. Per
questo invita a diffidare dei prezzi troppo bassi e invita a
guardare con più attenzione le etichette. La Toscana conta circa
100.000 ettari di superficie coltivata a olivo, distribuiti per
lo più nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo.
Oltre 70.000 aziende coltivano olivi, ma il 43% ha una
superficie inferiore all'ettaro, il 60% inferiore a due ettari.
Sono cinque le Dop e Igp registrate dall'Ue - Toscano Igp,
Chianti Classico Dop, Terre di Siena Dop, Lucca Dop, Seggiano
Dop - che fanno emergere la Toscana anche per il numero di olii
certificati a livello nazionale. Le esportazioni rappresentano
un quarto del valore di prodotti agricoli ed agroalimentari che
la Toscana esporta nel mondo con un fatturato di 650 milioni di
euro. In aumento dell'1,7% nel periodo gennaio giugno (fonte
Istat).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA