Riapre al pubblico il 14 dicembre
il Terrazzo delle Carte Geografiche agli Uffizi di Firenze, la
sala della Galleria degli Uffizi dedicata alla cartografia dai
Medici ma anche nota perché, in epoca più recente, Dario Argento
per 'La sindrome di Stendhal' vi girò la scena in cui la
protagonista perde i sensi, sopraffatta dalla straordinaria
bellezza artistica del luogo. La sala riapre dopo una chiusura
durata oltre 20 anni salvo un breve periodo, nel 2014, per
accogliere una mostra sulla Tavola Doria.
Il Terrazzo è chiamato delle 'Carte geografiche' perché in
origine l'architetto Giorgio Vasari lo aveva fatto costruire
come loggia aperta, poi fu chiuso verso la fine del '500. Quindi
il granduca Ferdinando de' Medici, per celebrare la vittoria di
Firenze contro Siena, fece ideare dal cartografo Stefano
Bonsignori le mappe dei territori del Granducato, poi dipinte su
due pareti da Tommaso Buti. Su una terza parete figura la carta
dipinta dell'Isola d'Elba, copia ottocentesca dell'originale
perduto; accanto è esposto il piano di tavolo in pietre dure con
la Veduta del porto di Livorno, realizzato nel '500 da
Cristofano Gaffurri su disegno di Jacopo Ligozzi.
"Dopo tanto tempo restituiamo ai visitatori - ha detto il
direttore degli Uffizi, Eike Schmidt - una spettacolare
raffigurazione della Toscana, con oltre 1.200 tra città e borghi
rappresentati". Il restauro e il riallestimento, portato avanti
in coordinamento da Gallerie e Opificio delle Pietre Dure di
Firenze con circa 50 specialisti coinvolti, sono durati oltre
due anni e sono costati oltre 700mila euro, dei quali circa
500mila offerti dai Friends of the Uffizi Galleries, ramo Usa
degli Amici degli Uffizi. La presentazione di oggi è avvenuta
nello stesso giorno di avvio del Congresso Internazionale della
Cartografia, organizzato a Firenze.
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