Tendenza in calo dei nuovi
positivi in Toscana - la fondazione Gimbe misura la diminuzione
nel -19,9% nella settimana 26 gennaio-1 febbraio - ma altri 33
morti per Covid nell'ultimo giorno negli ospedali. E' la stessa
cifra del giorno precedente e allunga una triste lista che
perdura ormai da giorni e che è fatta di numeri consistenti, a
doppia cifra, tali da richiamare ancora di più l'attenzione su
tempestività e appropriatezza delle cure. Domani anche la
Toscana disporrà di una nuova 'arma' terapeutica, con l'arrivo
della prima tranche di 800 confezioni monodose di Paxlovid, la
pillola Pfizer anti-Covid da prendere a casa. Uno stock iniziale
arriverà al centro di stoccaggio dell'ospedale Meyer di Firenze.
E' un antivirale, destinato solo a persone positive ad alto
rischio di peggioramento e viene distribuito dopo il via libera
di Ema e Aifa. Il commissario per l'emergenza, generale Paolo
Francesco Figliuolo, ha siglato un contratto per la fornitura di
600mila trattamenti nel 2022. I primi cominciano già a essere
distribuiti alle Regioni. "È un farmaco innovativo e utile -
commenta il presidente Eugenio Giani - che non sostituisce però
il vaccino, che rimane il principale strumento di prevenzione
contro il virus".
In un suo studio l'Agenzia regionale di sanità (Ars) in
collaborazione con le direzioni sanitarie di 13 ospedali nella
regione ha rilevato che in queste strutture oltre il 40% dei
pazienti positivi al Covid è ricoverato per patologie diverse da
questa. "Alla rilevazione attuale - afferma l'Ars nella sua
pubblicazione sul sito - dei 1.051 pazienti positivi per Sars
CoV-2, in 450 il ricovero non è stato motivato dalla Covid, ma
da un'altra causa (42,8% e tre settimane fa era 32,1%)".
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